Con il rilascio del modello AIROFIT PRO 2.0 si completa la gamma prodotti AIROFIT.
Continuano le innovazioni in casa AIROFIT. Dopo il lancio del nuovo AIROFIT ACTIVE e l’aggiornamento dell’APP avvenuta nel 2021, a fine 2022 è stato lanciato il nuovo PRO 2.0 che rappresenta il modello di punta della gamma.
AIROFIT ACTIVE è la versione economica della versione PRO. I due AIROFIT sono assolutamente identici ad eccezione del microchip, presente solo nella versione PRO che consente il collegamento via Bluetooth.
Rispetto alle prime versioni, l’harware è stato migliorato grazie a due importanti novità. Novità presenti in entrambe i modelli.
La prima è rappresentata da nuove valvole laterali che servono per regolare la resistenza in ispirazione ed espirazione. Le nuove valvole presentano dei rilievi ergonomici che consentono una regolazione molto più veloce e precisa rispetto ai primi modelli.
La seconda è la presenza di una microvalvola interna che rende molto più preciso e meno dispersivo il flusso d’aria in ingresso e uscita. Per chi, come noi, per anni si è allenato con i primi modelli la differenza si nota subito.
Premesso quindi che dal punto di vista dell’hardware i due device sono praticamente identici la vera differenza è nel software.
La nuova app di AIROFIT presenta due versioni. La prima è per l’ACTIVE e la seconda per il PRO.
Inizialmente abbiamo testato la versione per l’AIROFIT PRO e abbiamo potuto verificare come i miglioramenti rispetto alla versione precente sono davvero notevoli.
Innanzitutto i protocolli di allenamento sono guidati. Mentre nella precedente versione dell’app occorreva definire in modo autonomo intensità e durata degli allenamenti, nella nuova app questi vengono determinati in base ai risultati del test che misura capacità polmonare, massima forza in inspirazione ed espirazione.
A livello di statistiche si hanno molti più riferimenti. Oltre alla progressione nel tempo è possibile confrontare i propri valori (di capacità polmonare e forza respiratoria) con quella di utenti della stessa età.
Tali statistiche sono presenti anche per il volume di allenamenti e la loro durata.
Ovviamente è possibile avere questi dati solo se si possiede la versione PRO, dato che AIROFIT ACTIVE, mancando del microchip bluetooth non è in grado di fornire questi dati all’app.
Ciò nonostanto la versione dell’app utilizzate per l’AIROFIT ACTIVE è molto interessante e propone sessioni guidate di allenamento e anche la raccolta di statistiche base (durata e frequenza allenamenti).
Abbiamo poi testato il nuovissimo ACTIVE PRO 2.0.
I miglioramenti rispetto alla versione 1.0 sono notevoli. Innanzitutto è stato modificato l’attacco per l’alimentazione (magnetico) che rende la carica molto più facile. Le batterie durano di più (circa il doppio rispetto al 1.0). Anche lato software è stata introdotta una novità importante dato che per la misurazione della capacità polmonare e massimali di forza (inspirazione e espirazione) i test sono più precisi (e divisi in tre momenti e non uno unico come nel 1.0)
La domanda che ci si pone è se il differenziale di prezzo (129 euro per l’ACTIVE e 299 per il PRO 1.0 e 349 per il PRO 2.0) sia giustificabile oppure no.
Il nostro parere è che in ogni caso AIROFIT è uno strumento assolutamente utile non solo per atleti ma anche per persone decondizionate. Lo abbiamo testato per oltre tre anni, raccogliendo anche testimonianze di persone che lo utilizzano regolarmente e i risultati si confermano buoni come nella prima recensione.
Sicuramente il fatto di poter effettuare test sulla capacità respiratoria consente di monitorare in modo molto preciso l’evoluzione e consente altresì di esser molto più incentivati ad allenarsi. La cosa importante, a nostro avviso è la costanza degli allenamenti. Sono richiesti 5-10 minuti al giorno, il che non è tanto ma riuscire a mantenersi costanti nel tempo non è banale. Se si è certi di poter avere questo tipo di costanza senza necessità di uno stimolo derivante dall’analisi periodica della propria evoluzione, allora il modello ACTIVE rappresenta la scelta ottimale.
Viceversa, e in caso il proprio budget lo consenta, AIROFIT PRO è sicuramente un investimento che col tempo si ripaga e i 50 euro per la versione 2.0 sono assolutamente giustificati. Il consiglio quindi è quello di puntare o sul modello ACTIVE o sul PRO 2.0
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La nostra prima recensione
Abbiamo visto per la prima volta AIROFIT allo stand dell’Ironman Copenhagen nel 2019. AIROFIT è una azienda danese che ha brevettato e prodotto questo piccolo strumento, inizialmente utilizzato per curare pazienti affetti da malattie respiratorie e successivamente prestato agli sport di resistenza.
L’ultima versione di AIROFIT prevede il collegamento con un’app che non solo monitora l’evoluzione dei valori di forza e capacità respiratoria nel tempo, ma suggerisce anche protocolli di allenamento molto dettagliati e che possono esser seguiti in modo guidato.
Una volta installata l’app abbiamo eseguito il test per valutare i livelli di capacità polmonare, massima potenza di espirazione e massima potenza di inspirazione. Questo per fissare un punto di partenza e monitorare successivamente l’evoluzione in base a parametri oggettivi. Il test è stato ripetuto ogni 3 giorni.
Abbiamo quindi iniziato il protocollo di allenamento. La scelta degli allenamenti è molto varia e dipende dagli obiettivi. Ci sono programmi specifici per migliorare il VO2Max, la forza respiratoria, la capacità polmonare, e altri protocolli creati ad hoc per tipo di sport praticato (es. corsa)
Ci siamo concentrati sul programma ENDURANCE effettuando regolarmente sessioni da 3 minuti ciascuna, due la mattina e due la sera (totale 12 minuti al giorno). Gli esercizi sono vari e guidati dall’app.
Come tutti gli allenamenti anche questo, per essere efficace, prevede un certo sforzo. Nel nostro caso abbiamo svolto bene gli allenamenti focalizzati sulla forza, mentre con una certa difficoltà quelli dedicati all’aumento della capacità polmonare (che prevedono sforzi intervallati da momenti di apnea che sembravano infiniti).
Dopo due mesi i risultati ottenuti sono assolutamente buoni.
La capacità polmonare è aumentata da 4.2 a 5 litri , miglioramento che si è concentrato nelle prime tre settimane (per poi stabilizzarsi in seguito). La massima potenza inspiratoria, misurata in cmH2O, è passata da 100 a 110 cmH2O mentre quella espiratoria è aumentata da 110 a 130 cmH2O.
Tali miglioramenti sono stati sicuramente percepiti anche durante gli allenamenti. In particolare nel nuoto la sensazione è quella di “aver più aria” e gli esercizi in ipossia sono risultati molto più facili da eseguire. Nella corsa l’impressione è quella di una respirazione molto più controllata nei momenti in cui ci si avvicina alla soglia aerobica, mentre in bici la differenza si è sentita in salita, sempre con una respirazione molto più controllata e molto meno affannosa. Durante il periodo di test, la FTP in bici è aumentata di circa un 5%, nonostante un carico complessivo di lavoro che è rimasto pressochè invariato rispetto ai tre mesi precedenti.
Questi risultati confermano quanto emerso dalla letteratura scientifica. In particolare, l’intuizione di AIROFIT è stata di estendere e migliorare i protocolli di allenamento della forza respiratoria che venivano utilizzati per curare malattie polmonari (compresi gli stati asmatici) e portarli in ambito sportivo. E i risultati sono assolutamente promettenti
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