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Non è mai troppo tardi per diventare un triatleta e per migliorarsi

La storia di Francesco è quella di un eterno ragazzo a cui piace sfidare continuamente se stesso. Un giorno decide che è ora di cambiare qualcosa nella sua vita e…

Un giorno, ormai ultra trentenne, 95 kg, 15 kg in più rispetto al peso forma, Francesco decide di iniziare a fare sport. La motivazione c’è ed in più la maturità gli ha dato quella disciplina che serve per affrontare un percorso lungo che richiede costanza.
Inizia con la corsa, poi un amico gli parla del triathlon, resta colpito dalle sue parole. Francesco è un impulsivo, si rende conto subito di aver trovato la strada giusta. Il primo obiettivo è uno sprint (750 mt di nuoto, 20 km di bici e 5 km di corsa). E’ alla sua portata ma sa che si deve allenare per arrivare alla fine. Ci riesce, capisce subito che quello è il primo passo di un cammino che lo porterà ad esser un Iroman Finisher. Un cammino che sarà lungo, perché 3.8 km di nuoto, 180 km di bici e 42.2 km di corsa non si improvvisano.
Decide di farsi accompagnare in questo percorso dal nostro Coach Paolo Barbera. Paolo diventa il suo riferimento sia nella programmazione dell’allenamento che come consigliere su tutti gli aspetti tattici e strategici. Un riferimento fondamentale in un percorso così impegnativo.
Vivendo a Milano si allena tra mille difficoltà. Trovare una piscina dove nuotare senza lottare nella tonnara delle corsie non è facile e ancora più difficile organizzare le uscite in bici o allenarsi sui rulli esaurendo la pazienza di moglie e figli.
Quando apre Tri60 per lui è una svolta. Diventa il posto ideale dove potersi allenare in modo efficace, senza sottrarre tempo alla famiglia e al lavoro. E divertendosi con gli amici di sempre e con nuovi compagni di avventura.
Prima dell’appuntamento con il primo full Ironman partecipa a diversi olimpici e 70.3 (che prevedono distanze dimezzate rispetto al full).

Arriva il giorno della verità. Mille dubbi lo assalgono. E’ normale, d’altronde un Ironman è un viaggio pieno di insidie, riuscire a completarlo è una impresa.
Ci riesce, taglia la finish line sotto le 12 ore, come da programma.
E ora? Adesso che l’obiettivo è stato raggiunto che si fa?
Quello che un ironman fa d’istinto. Migliorarsi ancora. Nonostante l’età che avanza, nonostante gli acciacchi che prima o poi presentano il conto.

Barcellona 2019. Il nuovo obiettivo. Si presenta alla partenza carico, il meteo è ideale, sa che sarà la sua giornata.
Il nuoto va via liscio e una volta in bici inizia a volare. La famiglia ed i compagni di allenamento lo seguono con entusiasmo, lo stesso che lo sta accompagnando km dopo km. Le sensazioni sono buone, finisce la bici con un tempo record. Ora inizia la parte più dura. La maratona.

Il ritmo all’inizio è buono, poi piano piano la fatica inizia a pesare. Ma non abbastanza da poter allentare la sua corsa che continua senza sosta fino alla finish line. Personale migliorato di 25 minuti, un’enormità.

Francesco si risveglia al mattino dopo con la stessa voglia di sfidarsi, gli stessi stimoli, la stessa grinta per affrontare la prossima sfida: migliorarsi ancora.

ps. a due giorni dalla gara la bilancia segna 73 kg.

 

 

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