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Mai sottovalutare la frazione di ciclismo nelle gare di triathlon!

Parla il nostro coach Paolo Barbera

‘L’importanza della frazione ciclistica nel triathon è indubbia e di tutta evidenza per gli addetti ai lavori. Non parlo solo di triathlon long distance , come ironman o 70.3 dove l’espressione del ciclismo è molto simile alle prestazione “crono”, ma anche nella disciplina olimpica contrariamente a quanto purtroppo ancora molti neofiti pensano. Vi posso garantire che purtroppo, anche alcuni addetti ai lavori poco preparati, credono ancora che la frazione ciclistica tipica della distanza olimpica e quindi con scia permessa, si configuri come una sorta di ‘trasferimento’ nel quale saper stare in scia sia più importante che avere un’adeguata preparazione.
Non è assolutamente così, basta assistere ad una gara internazionale o anche ad una qualsiasi prova di alto livello italiano, come gli appuntamenti di Grand Prix per capire quanto sia impegnativa e stressante questa frazione sia sotto l’aspetto psicologico che per quanto attiene a quello puramente fisiologico.
Scatti, rilanci, cambi di direzione o possibili contatti, sono tutte eventualità molto frequenti nelle frazioni di 20 o 40Km di sprint e olimpici.
In particolare le analisi delle prestazioni in gara effettuate con i dati raccolti di un misuratore di potenza hanno modificato le conoscenze su molti aspetti. E’ ormai evidente che il modello di prestazione del ciclismo nelle gare con scia ammessa pur mantenendo alla base un’ampia capacità aerobica preveda il ricorso a vari tipi di metabolismi e soprattutto una capacità neuromuscolare importante che non può essere improvvisata. Proprio per questo motivo in Tri60 ogni allenamento Bike è gestito attraverso un misuratore di potenza. Solo in questo modo si può essere sicuri di offrire all’atleta tutti gli stimoli necessari ad ottenere una preparazione completa a 360°.

Un ulteriore valore aggiunto da un punto di vista tecnico in questa tipologia di gara, è la necessità di saper guidare il mezzo, di avere abilità e destrezza e di possedere una solidissima e attenta preparazione atletica. Essere adeguatamente allenati consentirà di limitare qualunque possibile dispersione di energie.
È quindi del tutto evidente che in tutte le distanze e in tutte le espressioni del triathlon, il ciclismo vada considerato come una disciplina di primaria importanza in ottica di performance e alla quale vada riservata una preparazione attenta, scrupolosa e incardinata su ben precisi criteri di alternanza di carichi e stimolo di qualità specifiche.
Se l’atleta è in grado di essere “economico” in questa disciplina e a parità di performance riesce a spendere minor risorse fisiche e mentali, sarà sicuramente molto più prestativo nella terza e ultima frazione di corsa e perciò potrà ambire a performance migliori.
In conclusione di questo discorso, risulta quindi necessario imparare a curare tutti i particolari in sella, tra cui le geometrie del mezzo, la biomeccanica, la gestualità e la qualità dell’allenamento, proprio al fine di ottimizzare lo sforzo nell’economia dell’intera performance. Questo è esattamente quello che cerchiamo di fare ogni giorno in Tri60 Advanced Training, partendo dalla reale condizione atletica di ciascuno di voi e costruendo con strategia e criterio un piano di training che vi porti a ottimizzare il vostro potenziale’.

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