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Freedom in discipleship 650 09152015

I principi base dell’allenamento

Quale sport scegliere? Come allenarmi? Queste sono le domande più frequenti di chi vuole iniziare a praticare un’attività sportiva. Ecco le risposte del nostro head coach Paolo Barbera

 

Quando si decide di fare attività fisica il primo tema da affrontare riguarda la scelta dello sport da praticare.

Non esiste una risposta universale. Dipende dalle capacità, dal tempo a disposizione e a volte dalle strutture sportive circostanti. Il requisito richiesto è il tempo! Chi ha problemi di salute o ha il bisogno di stimolare il metabolismo può limitarsi a 30 minuti al giorno.

Chi desidera ottenere risultati in termini di prestazione fisica e atletica deve dedicare ad ogni allenamento almeno un’ora quasi tutti i giorni.

Gli sport aerobici sono i più adatti per il dimagrimento e per mantenere efficiente il nostro apparato cardiocircolatorio. Ciclismo, corsa, nuoto, sci di fondo e canottaggio sono le soluzioni migliori e alla portata di tutti. Nuoto e ciclismo sono l’ideale per chi ha un forte sovrappeso. La corsa che prevede un impatto traumatico con il terreno non è adatta a tutti ma ha il vantaggio di essere efficiente in termini di tempo. La corsa permette un buon consumo calorico a fronte di un impegno temporale contenuto. Si parte da casa e serve poca attrezzatura.

Dopo aver scelta l’attività sportiva si pone un secondo argomento: come mi alleno? Quanto tempo? A quale intensità? Spesso chi inizia mosso dal desiderio di ottenere subito dei risultati ha la tendenza ad esagerare sia nell’intensità che nei volumi. Infortuni e demotivazione per mancanza di benefici immediati sono i rischi principali.

L’ideale è essere seguiti da chi ha la competenza per farlo. Quando non è possibile sarà necessario seguire almeno alcuni principi basilari.

  1. Fare una visita medica meglio se con elettrocardiogramma per valutare il proprio stato di salute.
  2. Ogni allenamento deve avere una durata compresa tra 30 e 60 minuti e un’intensità minima che possa produrre degli stimoli sull’organismo.
  3. Ogni allenamento deve essere commisurato alle proprie possibilità. Non esagerare mai nell’intensità o nella durata.
  4. L’intensità degli allenamenti deve aumentare nel tempo in modo graduale ma progressivo.
  5. Ogni allenamento deve prevedere una fase iniziale di attivazione muscolare e una finale defaticante.
  6. Gli allenamenti devono variare spesso. Bisogna variare strade, pendenze e andatura sia tra gli allenamenti della settimana che all’interno dello stesso allenamento. Se mi alleno a casa o in palestra alterniamo i gruppi muscolari coinvolti e l’intensità.
  7. L’organizzazione degli allenamenti deve prevedere sessioni faticose alternate a sessioni di scarico per favorire il recupero fisico e mentale.
  8. Per ottenere risultati è indispensabile la continuità degli allenamenti nel tempo. Stimoli occasionali e disordinati non sono in grado di produrre risultati significativi.

 

Nel corso di una pianificazione completa di allenamento è importante definire bene l’obiettivo o gli obiettivi (più o meno) agonistici. Strutturare la preparazione in base alla sequenza di principi che abbiamo visto. Fare delle verifiche periodiche che permettano di valutare la crescita delle prestazioni nel tempo. Le verifiche periodiche possono essere dei test veri e propri sul campo (es. pista di atletica, piscina, Etc) in laboratorio (cicloergometro, tapis roulant, etc.) o gare di importanza secondaria da utilizzare solo come allenamento qualificato.

Indipendentemente dagli obiettivi che ogni atleta si pone non dobbiamo mai dimenticare che il momento sportivo deve essere infatti un momento di stacco completo dalla routine quotidiana.

Mettere le scarpe da running o indossare il costume sarà un momento di confine tra le attività quotidiane e il momento in cui, per almeno un’ora, ci dedichiamo a noi stessi e riprendiamo ad ascoltare il nostro corpo.

 

 

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