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DSTANZ Z2 Power Desk: la nostra recensione

Abbiamo testato in anteprima il nuovo Z2 POWER DESK di DSTANZ, un binomio perfetto di design e funzionalità a servizio dell’indoor cycling

Negli ultimi anni l’allenamento indoor per il ciclismo si è evoluto in modo impressionante: oggi è possibile avere sensazioni di pedalata identiche a quelle outdoor e allenarsi in modo assolutamente ottimizzato ed efficiente. Per quanto sul mercato ormai esistano ciclomulini di qualsiasi tipo e prezzo, sono abbastanza rare le soluzioni studiate per avere una postazione studiata appositamente per appoggiare i devices (oc, tablet, telefono) collegati ai software per l’allenamento indoor.

Ogni ciclista si ingegna come può, prevalentemente utilizzando tavolini o qualche appoggio volante, che però risulta sempre scomodo (e a volte pericoloso) qualora occorra spostarsi dalla bici. Per questo motivo abbiamo con entusiasmo testato in anteprima il nuovo Z2 Power Desk prodotto da Dstanz, la nuova avventura che vede il triatleta Daniel Fontana impegnato nello sviluppo di prodotti dedicati all’indoor training.

Unboxing

Il Power Desk si compone principalmente di tre  pezzi, una base, una colonna e un piano. Si monta in pochi minuti, semplicemente svitando e riavvitando quattro viti alla base ed effettuando poi le opportune regolazioni

Regolazione

La parte più interessante del set up è quella relativa alla regolazione. E’ possibile regolare l’altezza del piano con una escursione molto ampia e quindi adatta a ciclisti di tutte le altezze. Nel nostro caso, abbiamo tenuto il piano ad una altezza di circa cinque centimetri sopra al livello del manubrio (e delle aereobar dato che usiamo una bici da crono). La seconda regolazione è relativa all’inclinazione del piano, che nel nostro caso abbiamo tenuto orizzontale (sono possibili diversi gradi di inclinazione verso il basso).

Presa di corrente e USB

Una caratteristica molto interessante del Power Desk sono le prese posteriori (corrente e USB)  che servono per tenere in carica i diversi devices che si tengono sul piano e in caso anche per caricare la ventola.

Ventola

La ventola è integrata al Power Desk e si ricarica con una presa USB. Ci sono  diversi livelli di intensità che possono essere cambiati con una leggera pressione. Per quanto l’ambiente in cui abbiamo testato lo Z2 è piuttosto freddo, quando l’allenamento si fa impegnativo abbiamo apprezzato avere un po’ di aria in faccia (la ventola è regolabile e tra l’altro piuttosto silenziosa).

Porta borracce

Il piano è dotato inoltre di due fori per poter inserire due borracce. Una gran comodità rispetto a doversi chinare e prenderle dalla bici.

Design

Se le caratteristiche tecniche sono apprezzate tantissimo da chi si allena, il design del Power Desk è oggettivamente gradevole anche per chi deve accettare la convivenza con un ciclista che si allena in casa. Le linee sono pulite, e i tre colori (bianco, grigio e nero) si adattano a qualsiasi ambiente. I cavi passano all’interno (la lunghezza del cavo di alimentazione è regolabile), il che consente di avere pochi fili attorno al Desk, migliorando la pulizia della linea in generale.

Se consideriamo lo Z2 nel suo complesso ad oggi non esiste un oggetto che abbia caratteristiche simili (anche in termini di design) e che sia così completo. Esistono infatti desk utilizzati per l’indoor training e che sono regolabili, ma nessuno ha integrato prese di corrente, ventilatore e portaborracce

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